SOLO SHOW
opere realizzate negli spazi di chippendale studio
in collaborazione con istituzioni e gallerie d'arte contemporanea
in collaborazione con istituzioni e gallerie d'arte contemporanea
nicola di caprio
fortuna
in collaborazione con zona gluck
26 marzo - 28 maggio 2025
l'opera site-specific consiste nell’esposizione di una targa di marmo su cui campeggia la scritta Via Cristoforo Gluck. Molteplici le implicazioni, le allusioni, le coincidenze contenute nel riferimento toponomastico presente sulla lastra, che, decontestualizzata e ricollocata, acquista una funzione nuova, diventando un dispositivo capace di attivare la memoria e di stimolare nell’osservatore una riflessione sull’evoluzione dello spazio urbano e sul ruolo dell'artista nella nostra società. "Gluck” rimanda contemporaneamente al compositore tedesco, alla nota canzone di Adriano Celentano e al termine tedesco che significa "fortuna". FINO AL 28 maggio 2025 SU APPUNTAMENTO: [email protected] |
FRANCESCO VOLTOLINA
RUAH
in collaborazione con Milano Centrale Festival
4 ottobre 2024 - 12 gennaio 2025
"Ruah" nella lingua ebraica significa vento, ma in senso più esteso indica qualcosa che ha la forza di mettere in movimento, una forza imprevedibile. Originariamente indicava l’aria, l’atmosfera, una realtà impalpabile che si può manifestare come la forza devastante della tempesta. L’istallazione site-specific NEL BOX AUTO DI Chippendale Studio si connette ad un evento metereologico estremo, accaduto IL 31 ottobre del 2023, in cui fortissimi temporali hanno causato l’esondazione del fiume Seveso, determinando l’allagamento del locale che ospita l’opera. L’immagine esposta è stata realizzata utilizzando le riprese da satellite registrate dalla Nasa nella data corrispondente all’evento. |
stefano conti
Teach me how you designed these creatures
Con il supporto di Swedish Arts Grants Committee, Svezia
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22 marzo - 7 maggio 2023
In mostra opere fotografiche in dialogo con elementi scultorei appartenenti a un nuovo progetto che l'artista ha sviluppato durante un periodo di residenza in Sardegna. La mostra esplora le teorie e le contraddizioni che caratterizzano le modalità con cui la storia ha raccontato la civiltà nuragica. La carenza di informazioni indiscutibili e l'abbondanza di ipotesi irrisolte hanno dato spazio, da tempo, alla nascita di diversi miti, spesso vere e proprie trappole nella narrazione che hanno alimentato teorie strampalate e assurde. È proprio nel solco di tale misteriosità ed eterogeneità della storiografia sarda che il progetto vuole inserirsi, proponendo una riflessione sui legami che intercorrono tra fotografia, archeologia e scultura. |
roberto cavazzuti
the cube
in collaborazione con soho photo gallery, new york
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25 gennaio - 19 marzo 2023
La forma geometrica del cubo viene spesso associata alla realizzazione di opere dal forte contenuto ideologico. La "Casa dei Morti" introdotta da Aldo Rossi nel progetto del cimitero san cataldo di Modena (1971-1978) ne rappresenta un esempio importante. attraverso le immagini fotografiche cavazzuti vuole riportare la forma al suo valore estetico, questo richiede la spoliazione del precedente contenuto simbolico, attraverso un processo di modifica che l'artista mette in atto mediante la sostituzione dei colori originali dell'edificio. in mostra la nuova serie fotografica è presentata in associazione a disegni di celebri "cubi" così a formare dei dittici. in occasione dell'esposizione la presentazione in anteprima del libro d'artista "the cube". |
DAVIDE TRANCHINA
irraggiungibili infiniti
in collaborazione con galleria studio g7, bologna
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26 OTTOBRE 2022 - 22 gennaio 2023
in mostra le opere appartenenti a due cicli fotografici: from afar e THE KÁRMÁN LINE. la ricerca dell’artista è da sempre incentrata sul tema della visione come pretesto per riflettere sulla natura stessa della fotografia. in from afar Tranchina realizza paesaggi con sagome di cartone, li irradia di luce e ne smaterializza le sembianze prima di fotografarli. In THE KÁRMÁN LINE l'artista lavora sulla linea immaginaria posta convenzionalmente a 100 km sopra il livello del mare, che segna il confine tra l'atmosfera terrestre e lo spazio esterno. lo fa esponendo la pellicola istantanea di un dorso Polaroid a diverse fonti luminose, senza l'utilizzo della fotocamera. |