Silvia bigi
ravenna, 1985
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l'albero del latte, 2018Albero del latte è l’ espressione utilizzata nel Kanun di Lek Duikagjini, antico codice di norme e consuetudini balcaniche, per definire la stirpe femminile in opposizione all’Albero del sangue, intesa dal codice come l’unica vera discendenza: quella maschile.
Il progetto nasce dal ritrovamento di piccole immagini d'epoca che ritraggono le tobelije, le vergini giurate dei Balcani: donne che decidevano di mantenere la propria verginitá di fronte a un’assemblea di patriarchi, garantedosi così un diritto di fuga dal loro destino di spose promesse. Le vergini assumevano non solo un differente ruolo, ma gesti e attitudini maschili. Smettevano, a tutti gli effetti, di essere donne. Le immagini trovate sono diventate per me archetipo dell'eterno conflitto interiore di ogni donna: la lotta tra l'affermazione di un potere personale o sociale e il corpo biologico, con le sue leggi apparentemente inviolabili. Partendo dal matrimonio, “incontro drammatico fra natura e cultura” (Lévi-Strauss), ho esplorato quei simboli che si ripetono senza tempo: la dote della sposa, la cerimonia delle nozze, il rituale della prima notte, il contratto matrimoniale. Ho realizzato una nuova sintassi visiva per dar voce alla mia personale ribellione, sino a materializzarla in un codice di leggi inventato e ricamato da me su un antico lenzuolo di lino. Il codice, scritto da donna a donna in dialetto romagnolo (lingua delle mia terra d'origine), rappresenta la mia personale risposta al Kanun balcanico: una nuova archeologia, una possibile alternativa, storicizzata attraverso la messa in scena del suo ritrovamento. Il libro si compone di due volumi, complementari e allo stesso autonomi. S.B. della stessa autrice: cicatrici, 2019 20x13CM
STAMPA DIGITALE SU FREELIFE VELLUM 80 GR. RILEGATURA A COLLA. PRIMA EDIZIONE LIMITATA IN 48 COPIE FIRMATE E NUMERATE DALL'ARTISTA |