nello spazio fa freddo
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Nello spazio fa freddo è un progetto multimediale aperto che indaga la forma della semisfera cava come struttura simbolica primaria della vita umana a livello biologico, cosmologico, sociologico e storico.
Partendo dalle case a igloo, strutture in muratura costruite NEL QUARTIERE "LA MAGGIOLINA" di milano negli anni ’40, abbiamo rinvenuto nella loro forma una stratificazione di usi e significati, compiendo un viaggio visuale di analogie e relazioni di cui la mappa concettuale tiene traccia.
Ad esempio: abitazione e rifugio, cioè luogo protetto in cui la vita si protegge dal pericolo, si ritrova e si conserva (igloo, caverna, capanna, tenda, casa); luogo della germinazione e della gestazione (seme, guscio, ventre materno, conchiglia); forma della celebrazione rituale (caverna, pantheon) o della rappresentazione (palla di neve); spazio adatto alla vita in generale (volta celeste che ruota sopra il terreno su cui si sviluppa la vita, unione di cerchio e quadrato, cosmos come ordine cioè unione armoniosa di movimento e stasi); luogo in cui la vita viene portata in salvo in quanto materia e archiviata in quanto informazione (semisfera rovesciata/arca come archivio del vivente ed enciclopedia del biologico, cranio, cervello), o spedita come seme/informazione verso altre civiltà aliene o verso l’ignoto (nave/arca spaziale, Pioneer) e così via.
Il progetto, che si avvale già del contributo di un vasto gruppo di artisti invitati e che ospiterà contributi di chiunque voglia collaborare, intende procedere per accumulo ed espansione in molte direzioni: artistica, documentale, riflessiva, ludica. Ciò che ne deriva è una sorta di mappa vivente/archivio multimediale aperto allestito nel box auto adiacente a chippendale studio (a sua volta immaginato come rifugio e capsula del tempo) che si ramifica per concatenamenti e analogie morfologiche, concettuali, emotive, estetiche.
Partendo dalle case a igloo, strutture in muratura costruite NEL QUARTIERE "LA MAGGIOLINA" di milano negli anni ’40, abbiamo rinvenuto nella loro forma una stratificazione di usi e significati, compiendo un viaggio visuale di analogie e relazioni di cui la mappa concettuale tiene traccia.
Ad esempio: abitazione e rifugio, cioè luogo protetto in cui la vita si protegge dal pericolo, si ritrova e si conserva (igloo, caverna, capanna, tenda, casa); luogo della germinazione e della gestazione (seme, guscio, ventre materno, conchiglia); forma della celebrazione rituale (caverna, pantheon) o della rappresentazione (palla di neve); spazio adatto alla vita in generale (volta celeste che ruota sopra il terreno su cui si sviluppa la vita, unione di cerchio e quadrato, cosmos come ordine cioè unione armoniosa di movimento e stasi); luogo in cui la vita viene portata in salvo in quanto materia e archiviata in quanto informazione (semisfera rovesciata/arca come archivio del vivente ed enciclopedia del biologico, cranio, cervello), o spedita come seme/informazione verso altre civiltà aliene o verso l’ignoto (nave/arca spaziale, Pioneer) e così via.
Il progetto, che si avvale già del contributo di un vasto gruppo di artisti invitati e che ospiterà contributi di chiunque voglia collaborare, intende procedere per accumulo ed espansione in molte direzioni: artistica, documentale, riflessiva, ludica. Ciò che ne deriva è una sorta di mappa vivente/archivio multimediale aperto allestito nel box auto adiacente a chippendale studio (a sua volta immaginato come rifugio e capsula del tempo) che si ramifica per concatenamenti e analogie morfologiche, concettuali, emotive, estetiche.