luca mantovani
mantova, 1988
|
MIcroclima, 2024la natura si trasforma in dispositivo ottico erogante emozioni plastiche, dove il carattere dei luoghi gioca un ruolo fondamentale. Si è preso dunque a riferimento, per un rinnovamento di metodi, linguaggi e procedure visive, alcune tra le architetture sacre contemporanee che punteggiano il paesaggio emiliano di pianura, come il cimitero di San Cataldo di Aldo Rossi e Gianni Braghieri a Modena, la cappella di Go Hasegawa a Guastalla, il Tempio di Cremazione di Paolo Zermani e il Famedio Venturini di Aurelio Cortesi a Parma. Un tema questo degli spazi di sepoltura dove la natura rappresentata non solo diventa gradiente cromatico, non solo è richiamo a queste terre di pianura, non solo è vita, ma diviene qui e ora fonte di ispirazione. Ritratta come prato incolto, aiuola, erba infestante, fiore o filare ordinato d’alberi, questa natura ricercata è in primo piano, lasciando l’architettura sullo sfondo, a volte al termine del fuoco prospettico, esattamente come accade nelle sontuose tele del Barocco emiliano. L.M.
27 x 18 CM.
48 PAGINE. STAMPA SU CARTA X-PER WHITE 200 GR E 120 GR, ACCOPPIATA A SIRIO COLOR PERLA 115 GR. RILEGATURA A punto SINGER. TESTI CRITICI DI ELENA PONTIGGIA E MATTEO AGNOLETTO. EDIZIONE DI 50 COPIE FIRMATE E NUMERATE DALL’AUTORE. |