Jessica raimondi
GAGGIO MONTANO, 1991
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trigger, 2021il libro è un’indagine sul trauma e sui meccanismi di funzionamento delle memorie traumatiche, un tentativo incompleto e vano di dare ordine e senso ad un processo non lineare, frammentario ed in parte inconsapevole. Trigger (grilletto) è il punto di non ritorno, elemento apparentemente disconnesso e banale che ha il potere di innescare nel cervello il riaffiorare di ricordi disorganici: immagini, suoni, odori, pezzi scombinati che vanno a comporre un mosaico privo di fondamenta e strutture logiche nell’emisfero destro del cervello. Tutto, improvvisamente, si disvela, come in un vortice da cui sembra impossibile uscire. Partendo da alcune immagini di una tac al cervello il progetto vuole ricostruire e dare forma, attraverso fotografie e testo, a ciò che è impossibile ricomporre secondo i meccanismi ordinari. è un libro senza essere un libro, è una narrazione continua e incessante che riaffiora improvvisamente compromettendo e modellando tutto. è il tentativo, fallito in partenza, di ricostruire il trauma, pur nella consapevolezza dell’impossibilità di giungere ad una narrazione totale. è disordine, disarmonia, disturbo. Un loop incessante, porta d’accesso all’inconscio. J.R.
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Stampa digitale su carta usomano e carta patinata opaca 120 gr. rilegatura a leporello, confezionato in busta semi-trasparente con timbro a inchiostro. Edizione di 30 copie numerate e firmate dall’artista. |