francesca catellani
reggio emilia, 1971
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Underskin, 2019Quanto le memorie antiche influenzano il nostro quotidiano e quanto il significato delle nostre insonnie, ansie, paure, sfugge all’analisi logica. Il vissuto non compreso si trasforma in immagine fantastica e simbolica e ci appare in sogno, nell’attesa di essere svelato. Lo studio del Libro Rosso di C. G. Jung ha aperto questa ricerca che mi ha condotta per molti mesi a sperimentare una dimensione di continuità tra coscienza di veglia e immagini oniriche. Sono entrata in profondità nell’ascolto delle sensazioni portate dai sogni, ho fatto un disegno ogni giorno e ho cercato quelle stesse sensazioni nelle mie fotografie. Le immagini si susseguono, emergendo dal profondo, in un’alternanza di positivo-negativo, sotto-sopra, alto-basso. Portare attenzione per dare voce e spazio a questo mondo “altro” che così intimamente ci appartiene, significa portare luce alla nostra parte oscura, tracciare linee e dare nuovi confini ad una personale esperienza, nutrire di senso il non-senso. Presenza e riappropriazione, una direzione tanto necessaria al nostro frammentato vivere contemporaneo, quanto alla conciliazione con l’ombra che ci appartiene. Il progetto si compone di 17 fotografie e chiude la ricerca portata avanti negli ultimi due anni, attraverso l’utilizzo di immagini tratte da pellicole amatoriali Super8. f.c.
della stessa autrice: celeste terrestre, 2018 21x28 cm
Stampa su carta crush mais favini 120 gr. Rilegatura giapponese edizione limitata di 30 copie |