Focus #4
SABRINa muzi
Un villaggio urbano
nel cuore di Shenzhen
film IN STUDIO
mercoledì 17 luglio 2019 ore 18:00 a CHIPPENDALE STUDIO si terrà la proiezione del film Wandering Baishizhou di sabrina muzi. A seguire un breve talk dell'artista con luca panaro.
il film è il risultato di un progetto svolto da Sabrina Muzi a Shenzhen, la grande megalopoli a sud della Cina. L’artista ha trascorso un mese all’interno del vivace villaggio urbano di Baishizhou, vivendo all’interno di uno dei mini-appartamenti generalmente allocati ad immigrati lavoratori e situati negli Handshake Building (così chiamati per la loro strettissima vicinanza che permetterebbe agli abitanti di affacciarsi e stringersi la mano). I villaggi urbani sono un fenomeno di urbanizzazione, agglomerati ad alta densità di popolazione generalmente situati all’interno delle moderne metropoli asiatiche. Il villaggio di Baishizhou si trova al centro di Shenzhen, composto da una comunità in continuo divenire, grazie all’incessante flusso migratorio proveniente da varie parti della Cina è inserito in un piano di riqualificazione urbana che ne prevede la demolizione nel giro di pochi anni.
Sabrina Muzi, è stata invitata da Handshake 302 (residenza e gruppo creativo di artisti, architetti e antropologi), per lavorare sul luogo, ha coinvolto i residenti di Baishizhou in un progetto partecipativo che si sviluppa tra relazioni, performance, fotografie, oltre al film che vedremo il 17 luglio a chippendale studio.
il film è il risultato di un progetto svolto da Sabrina Muzi a Shenzhen, la grande megalopoli a sud della Cina. L’artista ha trascorso un mese all’interno del vivace villaggio urbano di Baishizhou, vivendo all’interno di uno dei mini-appartamenti generalmente allocati ad immigrati lavoratori e situati negli Handshake Building (così chiamati per la loro strettissima vicinanza che permetterebbe agli abitanti di affacciarsi e stringersi la mano). I villaggi urbani sono un fenomeno di urbanizzazione, agglomerati ad alta densità di popolazione generalmente situati all’interno delle moderne metropoli asiatiche. Il villaggio di Baishizhou si trova al centro di Shenzhen, composto da una comunità in continuo divenire, grazie all’incessante flusso migratorio proveniente da varie parti della Cina è inserito in un piano di riqualificazione urbana che ne prevede la demolizione nel giro di pochi anni.
Sabrina Muzi, è stata invitata da Handshake 302 (residenza e gruppo creativo di artisti, architetti e antropologi), per lavorare sul luogo, ha coinvolto i residenti di Baishizhou in un progetto partecipativo che si sviluppa tra relazioni, performance, fotografie, oltre al film che vedremo il 17 luglio a chippendale studio.
17 LUGLIO 2019 - h.18:00WANDERING BAISHIZHOU
un film di sabrina muzi Regia: sabrina muzi
performers: yanquin zhang, li qifeng, bin zhu camera: wang yixin Musica: angelo petronella editing: sabrina muzi produzione: handshake 302 durata: 34' anno: 2019 ingresso gratuito
partecipazione riservata a 15 persone obbligo di registrazione |
l film Wandering Baishizhou è un viaggio immersivo dentro la realtà quotidiana del villaggio, segue le soste e i movimenti di tre performers, testimoniando la vita di un luogo prossimo a trasformazioni radicali.
La sorte di Baishizhou è infatti quella di scomparire poiché un’ordinanza governativa sotto le voce di un piano di riqualificazione ne sancisce la demolizione nel giro di pochi anni. è intorno a questo punto che si snoda il lavoro dell’artista che, traendo spunto dalla cultura popolare di tradizione taoista e al culto degli antenati, immagina la venuta di spiriti protettori del luogo. I tre performers vestiti come magici wu (antichi sciamani cinesi) camminano o sostano sotto gli sguardi attoniti, curiosi o noncuranti di residenti e passanti. Luci, suoni, voci, emergono dallo sfondo caotico e multiforme del villaggio, accompagnando gli umori di coloro che, quotidianamente o di passaggio, affollano le strade e si inoltrano negli stretti vicoli di Baishizhou. La camera registra gli spostamenti delle tre misteriose figure, avatar di un passato arcaico (o di un futuro prossimo?), nei tetti, nei vicoli, nei locali, nelle strade, all’interno di abitazioni, a fianco di venditori ambulanti, mentre la musica, alternata al suono reale, ci accompagna in una dimensione di sospensione temporale. Il piano del reale e quello dell’immaginario si susseguono fino a fondersi per tutta la durata del film restituendo uno spaccato di vita quotidiana di uno dei più celebri villaggi urbani cinesi. |